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ITALIANI.ITALIANI ALL'ESTERO - VI EDIZ.CIVIL WEEK: "LA COSTITUZIONE SIAMO NOI" - PRES. REP. MATTARELLA: "OCCORRE EVITARE RINCORSA PER CONTINUI INSERIMENTI PARTICOLARI...RIDUCENDO SIGNIFICATO E RUOLO"

(2024-05-09)

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha preso parte dal Quirinale all’inaugurazione della 6ª Milano Civil Week di Milano, il cui tema portante è quest'anno " La Costituzione siamo noi", ampliando così il quadro del confronto.
Di seguito pubblichiamo: il testo integrale dell'intervento:

Intento particolarmente apprezzato dal Quirinale giacche, ha affermato il Presidente Mattarella, " È di grande evidenza l’importanza di un confronto aperto nella società civile sulle modalità di partecipazione alla vita pubblica, da svolgere attraverso un costante percorso di identificazione con la nostra Costituzione. Questa, ponendo al centro la persona umana e i suoi diritti, tutela tutti e ciascuno"

La Costituzione, ieri come oggi, riguarda tutti da vicino. I suoi principi indicano modi di vivere che vanno realizzati, messi in pratica con l’esercizio della propria libertà e per il presente e il futuro comune di quella che viene chiamata, appunto, comunità nazionale.

Chi opera nell’ambito della cittadinanza attiva e solidale, giorno per giorno verifica il valore dell’attenzione alle necessità delle persone, si rende conto di quanto i valori della nostra Carta siano alla base del vivere insieme.

L’incontro di oggi vuole restituire il senso di questo impegno. E richiama l’attenzione sulla esigenza di intendere il significato profondo delle parole con cui è costruito il mosaico che compone le norme della nostra Costituzione, armato da queste norme.

Rivolgo un saluto ai ragazzi che sono intervenuti poc’anzi.

Beatrice, hai ragione. Il lavoro è un diritto, è dignità, è inclusione. E non è un caso - come hai ricordato - che di lavoro parli l’articolo 1 della nostra Costituzione, facendone il fondamento della Repubblica. Così come l’articolo 3 aggiunga non soltanto che ogni cittadino ha eguale dignità, ma che lo Stato deve assicurare che venga rimosso quel che la ostacola.

Quindi buon lavoro a te e agli amici di PizzAut, che vivono e lavorano in un clima di grande amicizia e di allegria.

Diego, hai bene inquadrato come deve essere intesa la vita sociale, condivido il traguardo che hai indicato alla fine: “una brava persona”. Qualcuno potrebbe interpretarlo come un obiettivo semplice, di portata ridotta, dimenticando che l’aggettivo bravo - che viene dal latino – significa anche “coraggioso”. E la nostra Costituzione è stata scritta da brave persone, coraggiose, per cittadini bravi e coraggiosi.

Mary, le tue parole esprimono un’esigenza che condivido e anche bene efficacemente presentata: l’esigenza di un maggiore coinvolgimento delle giovani generazioni nell’impegno politico e in quello che potremmo chiamare il “patriottismo costituzionale”. La democrazia deve essere continuamente inverata mediante comportamenti conformi alla Costituzione e da questa ispirati e questo compito è affidato a ciascuna generazione che ne è protagonista.

Non posso esprimermi sulle proposte di modifica della Costituzione, di norme da inserirvi, perché non è al Presidente della Repubblica ma al Parlamento che la Costituzione affida il compito di modificarla.

Ma – in generale – e non mi riferisco alle proposte che hai elaborato, di cui parlavi – ma in generale, desidero far notare che la nostra Costituzione è stata scritta – con grande saggezza e con altrettanta perizia – con norme capaci di essere applicate persino a oggetti allora sconosciuti e capaci di regolare situazioni allora imprevedibili, che inevitabilmente intervengono nel corso del tempo.

Da qualche tempo registro che affiora una tendenza a volere inserire nella prima parte della Costituzione nuove disposizioni su argomenti specifici.

Questa prima parte della Costituzione rappresenta da settantacinque anni un punto di riferimento, sempre attuale e costante. 

Si trascura, in alcuni casi, il fatto che quel che si vuole aggiungere nel testo è già chiaramente desumibile dalle norme esistenti, proprio per il carattere generale e duttile della loro formulazione; e anche in base ai valori e ai principi che ne rappresentano il fondamento.

Occorre evitare il rischio di una rincorsa – che sarebbe sempre più frequente, inevitabilmente, per continui inserimenti di temi particolari. Questo richiederebbe quasi di fare della Costituzione una sorta di albo di argomenti, in realtà riducendone il significato e il ruolo.

I Costituenti hanno redatto la nostra Carta per i giovani, per le generazioni allora future. Perché ogni generazione la consegnasse a quella successiva. Anche per questo si basa su un impianto di valori e di principi, tradotti in norme, capaci di applicarsi a quanto interverrà nel corso del tempo.

Trovo di grande significato l’interesse e la curiosità che manifestano i giovani rispetto alla Costituzione.

Anche oggi dalle riflessioni dei tre giovani che hanno parlato – che ringrazio molto - sono emerse considerazioni di fondamentale rilievo: il diritto all’inclusione, alla rappresentanza, all’aggregazione giovanile.

In questi diritti e negli altri - tutti contenuti nella Costituzione - c’è il senso della nostra vita comune, del nostro – vorrei ripetere – futuro comune; di quel “siamo noi” che viene indicato nel titolo di questo incontro.

Per questo nessuno può affermare che la Costituzione non lo riguardi.

La Carta costituzionale ha generato la nostra Repubblica democratica, ha fatto crescere l’Italia e il suo prestigio nel mondo.

È una conquista, va conosciuta, amata, difesa, vissuta, ogni giorno per accogliere nuovi bisogni, per tutelare chi si trova ai margini, per avere cura dei più fragili, per affrontare le nuove sfide di convivenza e di pace.

In una parola: per vivere insieme; condizione cui siamo chiamati." ha concluso il Presidente Sergio Mattarella (09/05/2024-ITL/ITNET)

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